CONTROLLO DELLA PROGRESSIONE MIOPICA

person Pubblicato da: Dott. Daniele Binetti list In: scienza della visione Sopra:

Controllare la miopia oggi, può evitare che degeneri domani

In cosa consiste il controllo della progressione miopica?

Il controllo della progressione miopica ha lo scopo di far fronte ad un fenomeno ormai in costante crescita, che coinvolge i paesi maggiormente industrializzati da Occidente ad Oriente. È necessario ricordare che, ad esclusione di soggetti che presentano cause congenite, gli occhi sono progettati per una perfetta visione a tutte le distanze. Tuttavia, attività come la lettura o l'utilizzo di smartphone, computer, tablet che richiedono l'osservazione ravvicinata per lungo tempo, possono inficiare il buon funzionamento dell'organo provocando la miopia. Non solo, anche lavorare in luoghi con scarsa luminosità o lo studio, specialmente in età infantile, rientrano tra i fattori scatenanti.

  

Molti specialisti, pertanto, ritengono che sia opportuno intervenire studiando e mettendo in atto una strategia che non solo funga da controllo, ma adempia ad una funzione preventiva. Allo stesso modo occorre applicare tecniche all'avanguardia che possano rallentarla o bloccarla. Per questa ragione sono stati studiati dispositivi, come ad esempio le lenti a contatto a rilascio di Tirosina oppure le lenti per occhiali con tecnologia DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments), che permettono allo specialista di intervenire, seppur quando la condizione ormai si è palesata, con l'obiettivo di limitare o ridurre la progressione miopica. 

Miopia: di cosa si tratta?
La miopia è un difetto visivo a causa del quale la vista da lontano è compromessa. Più in particolare, ci si riferisce alla condizione di rifrazione per la quale i raggi o fasci di luce che provengono parallelamente dall'infinito, sono messi a fuoco antecedentemente rispetto alla retina. Dunque, la causa dalla quale si fa dipendere l'insorgenza della miopia è un'alterazione della struttura oculare con particolare interessamento del bulbo e la relativa lunghezza assiale.

Fattori scatenanti
Tra i fattori che favoriscono l'insorgenza della miopia è possibile citare quelli:
• genetici: quando si possono riscontrare dei fattori di tipo ereditario che determinano una condizione congenita. Questo rientra tra i casi più comuni, infatti, non è affatto raro che un genitore miope trasmetta, a livello genetico, la possibilità alla propria prole di sviluppare tale problematica;
• ambientali: è possibile definire come acquisita la miopia che si identifica con uno specifico adattamento comportamentale. Occorre ricordare che quando l'osservazione a ridotta distanza si protrae a lungo, la miopizzazione è un profilo strategicio di adattamento. Non è un caso infatti che un soggetto miope può trovare meno faticoso guardare uno schermo o un oggetto ponendolo molto vicino agli occhi poiché impiega meno sforzi per focalizzare l'immagine a livello della retina.

Quale ruolo ricopre la dopamina?

Tirosina e Dopamina


La dopamina è un mediatore chimico, naturalmente presente nella retina, rilasciato dalle cellule amacrine. Questa ha la capacità di ridurre l'elasticità della membrana cartilaginea, ovvero della sclera (causa dell'allungamento assiale), che, nei soggetti miopi, ha la tendenza invece ad allungarsi generando di conseguenza il difetto di rifrazione visiva. La scarsa produzione di dopamina si associa ad una riduzione del tempo passato in presenza della fonte luminosa solare.
Grazie ad alcuni studi di tipo sperimentale, realizzati per mezzo dell'utilizzo di agonisti e antagonisti della dopamina, è stato possibile rilevare come il coinvolgimento del ricettore D2 risulti particolarmente utile per rallentare l'allungamento assiale e, di conseguenza, la miopia indotta.
Come anticipato la miopia può essere di tipo ereditario, dunque può presentare dei caratteri di natura genetica. Alcuni studiosi dell'Università di Cardiff, analizzando un campione di 14 mila soggetti inseriti all'interno di una banca dati, hanno potuto constatare come le persone che presentavano una specifica variante del gene Aplp2 sono esposti a cinque volte le possibilità standard di vedere insorgere la miopia durante il periodo della pubertà, in particolar modo se in età infantile hanno trascorso più di un'ora al giorno leggendo. Tale studio ha aperto le porte alla terapia epigenetica, dimostrando effettivamente la sussistenza di un'interazione tra genetica ed ambiente nell'ambito della miopia.

Lenti a contatto a rilascio di Tirosina: di cosa si tratta?
Le lenti a contatto a rilascio di Tirosina sono dispositivi utilizzati per la cura ed il trattamento della miopia. Esse si distinguono dai prodotti standard presenti sul mercato poiché vengono arricchite di sostanze come i Lacriceutici. Questi sono costituenti naturalmente presenti negli alimenti ma anche agenti microbici o piante che, sintetizzati nei laboratori farmaceutici, possono contribuire all'azione di specifici processi fisiologici. Non solo, i Lacriceutici sono infatti rilasciati in modo costante anche nella porzione anteriore dell'occhio grazie a:
• particolare temperatura della cornea;
• pressione delle palpebre;
• apertura e chiusura delle stesse.
Affinché le lenti a contatto a rilascio di Tirosina risultino confortevoli e rilascino costantemente i Lacriceutici, ad esse vengono addizionati dei polisaccaridi anch'essi naturali come l'acido Ialuronico e il polisaccaride estratto dai semi di Tamarindo.
Tra i prodotti che presentano le medesime caratteristiche è possibile menzionare le lenti a contatto Delivery Tyro. Queste sono arricchite con la Tirosina, un amminoacido semi essenziale precursore di ormoni e neurotrasmettitori come ad esempio la dopamina, che normalmente si può integrare attraverso l'alimentazione. La capacità della Tirosina è quella di agire sulla retina normalizzando lo sviluppo oculare e svolgendo altresì un'azione inibitoria sull'allungamento del bulbo.

L'efficacia delle lenti a contatto morbide è stimata da Brian Holden Vision Institute con un valore di oltre il 43%.

Progressione e contenimento Miopa lenti a contatto morbide

Cosa sono le lenti per occhiali con tecnologia DIMS Defocus Incorporated Multiple Segments?

Tecnologia DIMS


Le lenti con tecnologia DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments) sono realizzate utilizzando materiali organici. Esse sono create su misura e constano di:
• una porzione ottica centrale di 9 mm di diametro che ha il compito di correggere la difficoltà di rifrazione da lontano;
• una zona focale multipla con segmenti differenti di diametro 3 mm, essi presentano un potere positivo relativo di +3.5 diottrie.
Entrambi presentano un segmento di 1.03 mm di diametro.

Perché scegliere le lenti con tecnologia DIMS?
La particolarità delle lenti per occhiali con tecnologia DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments) risiede proprio nell'introduzione contestuale di un defocus miopico e di una nitida visione a qualunque distanza. Dunque, nei pazienti che hanno indossato tali dispositivi, si andranno a creare di fronte alla retina diversi fuochi, percepibili come immagine non completamente a fuoco. In base alle necessità e al tipo di rifrazione di ciascun soggetto, lo specialista procederà ad una prescrizione personalizzata e, qualora fosse necessario (quando la correzione supera le 0,50 diottrie), verrà effettuato un cambiamento sostituendo semplicemente le lenti.
Per quanto riguarda i risultati ottenuti su pazienti in età infantile, l'utilizzo delle lenti DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments) ha permesso di registrare una riduzione progressiva del disturbo intorno al 52%. Non solo, l'allungamento assiale, in circa due anni, ha raggiunto un contenimento del 62% rispetto ai soggetti che hanno utilizzato lenti standard. Nello specifico, durante il primo semestre è stato possibile rilevare il cambiamento maggiormente visibile.

L'efficacia delle lenti a contatto morbide è stimata da Brian Holden Vision Institute con un valore di oltre il 57%.

Progressione e contenimento lenti DIMS

Per maggiori informazioni è necessario rivolgersi ad esperti del settore come i professionisti di www.otticabinetti.it i quali analizzeranno ciascun caso per offrire assistenza e un servizio personalizzato.


Bibliografia:
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